Gli Stati Uniti creano uno scudo informatico contro le minacce cinesi: cosa sta succedendo?
di Maria Cattini
Gli Stati Uniti stanno rafforzando la loro sicurezza informatica con un nuovo Consiglio per la Sicurezza Nazionale, istituito dalla Federal Communications Commission (FCC). La decisione arriva dopo un'intensificazione degli attacchi informatici cinesi contro infrastrutture critiche americane, costringendo il governo a ripensare la propria strategia di difesa digitale.
Un nuovo fronte nella guerra cibernetica
Negli ultimi mesi, hacker cinesi hanno compromesso reti di telecomunicazione negli Stati Uniti, intercettando chiamate e infiltrandosi nei sistemi governativi e aziendali. Il nuovo consiglio sarà incaricato di prevenire attacchi, proteggere dalle operazioni di spionaggio e ridurre la dipendenza tecnologica dalla Cina.
Le sue responsabilità includeranno:
Sicurezza delle telecomunicazioni, con particolare attenzione a 5G e 6G.
Monitoraggio delle infrastrutture critiche, come droni e cavi sottomarini.
Tutela della proprietà intellettuale nel settore dell’intelligenza artificiale e della tecnologia quantistica.
Il caso "Salt Typhoon": il primo test del nuovo consiglio
Uno dei primi dossier affrontati dal nuovo organismo sarà un'indagine su Salt Typhoon, un'operazione hacker su larga scala attribuita alla Cina. Gli attacchi avrebbero compromesso reti di telecomunicazione strategiche, esponendo dati sensibili di aziende e istituzioni statunitensi.
Cambio di strategia: dalle sanzioni alle difese settoriali
Finora, gli Stati Uniti avevano limitato la risposta a sanzioni mirate contro aziende cinesi, spesso aggirate con cambi di nome o fusioni. Con il nuovo approccio, la FCC si concentrerà sulla protezione dell’intero ecosistema digitale, mettendo sotto sorveglianza:
Cloud computing e data center
Veicoli autonomi e droni
Elettronica di consumo connessa a Internet
Anche altre agenzie governative, come la CIA e il Dipartimento di Stato, hanno recentemente istituito unità dedicate alla sicurezza informatica e alla difesa contro le minacce digitali.
L'impatto geopolitico: una nuova corsa tecnologica
L'iniziativa dell'FCC fa parte di una più ampia strategia per limitare l'accesso della Cina a tecnologie avanzate, come semiconduttori e AI. Il Dipartimento del Commercio ha già imposto restrizioni all’export di chip e hardware critici, con l'obiettivo di frenare lo sviluppo tecnologico cinese.
Nel frattempo, alcuni senatori repubblicani hanno chiesto all'amministrazione USA di passare all'attacco, promuovendo operazioni informatiche offensive contro la Cina.
L’ambasciata cinese non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla questione, ma il rischio di un'ulteriore escalation nel cyberspazio è sempre più concreto.